Incubatori

Incubatori d’impresa: la chiave per la rinascita

Se hai intenzione di metterti in proprio, ma ti mancano le conoscenze tecniche, partner, clienti e soprattutto il capitale, l’incubatore d’impresa può trasformare il tuo progetto in una start-up. Introduciamo questo mondo che fa molto Silicon Valley e che potrebbe essere un grandioso motore per la rinascita delle eccellenze italiane.
Il mercato degli incubatori è foriero di interessanti novità, ma sono ancora in pochi a conoscerlo, nonostante negli Stati Uniti e in Europa sia una realtà affermata da tempo.
Gli incubatori d’impresa sono genericamente definiti come «strumenti finalizzati a favorire il decollo di iniziative imprenditoriali» e tale definizione, seppur vaga, corrisponde a verità. In pratica, essi sono complessi di agevolazioni destinati ad incentivare ed accelerare la fase di start up delle imprese «incubate» attraverso servizi di consulenza economica, finanziaria e di marketing. In sostanza non devi fare tutto solo, ma ci sono validi aiuti a tuo supporto.
 
L’incubatore è anche un luogo fisico dove le start-up trovano una serie di servizi a propria disposizione e spazi che condividono con altre start-up: canone d’affitto agevolato, telefono, connessione. Per natura dunque, l’incubatore diventa anche posto che catalizza nuove idee, favorendo le sinergie tra gruppi di persone impegnate a far crescere il proprio progetto e che, convivendo, si influenzano tra loro.



Cosa offrono?
 Vediamo quali vantaggi offrono gli incubatori (fonte Ipsoa): 
  • gli incubatori consentono di aggiungere alle normali agevolazioni finanziarie alle imprese alcuni servizi aggiuntivi non monetizzabili (es. l’utilizzo di fondi di garanzia, affitti e servizi a canone agevolato;
  • mettono a disposizione competenze, contatti, spazi promozionali ai neo-imprenditori;
  • garantiscono al Business Angel o Venture Capitalist (così si chiamano gli “incubanti” n.d.r.) di tenere sotto osservazione le imprese agevolate, in modo da monitorare la qualità degli investimenti effettuati;
  • consentono infine alle imprese di sviluppare un’ottica di squadra e di moltiplicare le sinergie tra start-up, creando un ambiente fertile e produttivo.
Ovvio, il ritorno economico per gli incubatori è direttamente proporzionale al successo dell’impresa incubata, per cui maggiore è la potenzialità dell’idea, maggiori saranno i ricavi per entrambe le parti, a fronte anche di un coinvolgimento in prima persona dei manager che si occuperanno di seguire il progetto in qualità di proprietari di quote dell’azienda e diretti interessati. 
 
L’obiettivo ultimo è quello di presentare il proprio modello di business ad un potenziale investitore e moltiplicare le risorse a disposizione finché l’azienda non si regga sulle proprie gambe e l’investimento iniziale non sia sufficientemente ripagato.
Quale scegliere? Quello che consigliamo è di iniziare a farsi un’idea di quali siano i principali punti di riferimento attualmente esistenti sul mercato. A seconda dell’azienda che si vuole far partire, è bene orientarsi verso chi ha più esperienze di successo nel campo desiderato. 
 
Ecco una lista dei principali incubatori in Italia, che ci preoccuperemo di aggiornare via che ne nasceranno di nuovi.

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