Consumo collaborativo

Stivali da cowboy rossi

Il boom del consumo collaborativo

Belli, anzi, bellissimi. Mai messi.
Ora come me ne libero? Girovagando un pochino sul web come al solito, mi sono accorta che forse, con un po’ di impegno, qualcuno a cui rifilar…ehm…qualcuno interessato ad indossarli lo trovo pure! Impresa ben più difficile è farsi dare dei soldi.
Ebbene, il web mi aiuta pure in questo caso. La soluzione è Zerorelativo, ossia un portale di baratto on-line.
Risparmio commenti sulla qualità degli oggetti proposti, ci sono delle patacche clamorose, tipo questa, però è bello sapere che in qualità di barter, neologismo per indicare le persone che scambiano danno in prestito o donano oggetti all’interno della community, si possono barattare ogni sorta di cose, persino piccoli servizi di bricolage o gli orribili souvenir di Napoli che hanno fatto la muffa nel cassetto.
La community è attiva dal 2006 e c’è un discreto numero di utenti che ruota attorno a questa iniziativa. Di sicuro è un modo per promuovere forme di consumo più critico e responsabile. Prossimo passo: acquistare il libro “What’s Mine Is Yours” di Rachel Botsman e Roo Roger.

Ah! Una cosa l’ho capita: ho fatto bene a collezionare topolini dato che c’è gente così.


Pubblicato

in

da